L’otturazione dentale è una procedura odontoiatrica molto comune e usata principalmente, ma non solo, per restaurare denti cariati. E’ una procedura di “riempimento” del dente che ha inizio dalla rimozione della carie e dalla disinfezione della zona trattata. Dopo la prima fase del trattamento si può procedere con l’otturazione del dente danneggiato, ovvero tappando le fessure o i piccoli canali che i batteri cariogeni hanno creato.
In quali casi viene effettuata?
L’otturazione viene effettuata in diversi casi quali:
Cura della carie dentale
Sigillatura degli spazi dentali
Prevenzione di processi cariogeni
Ripristino dei denti scheggiati o rotti
Quali materiali vengono utilizzati?
Il materiale che viene utilizzato presso la nostra struttura è il nanocomposito, un materiale solido, resistente all’usura e in grado di mantenere la lucidatura nel tempo. Il nanocomposito è la nuova frontiera del composito tradizionalmente utilizzato per le otturazioni.
Otturazione o endodonzia?
Può capitare di confondere o pensare che la procedura di otturazione sia la stessa dell’endodonzia, ma non è così. L’otturazione riguarda una problematica più superficiale del dente che interessano smalto e dentina, mentre l’endodonzia è una procedura più profonda con la quale si arriva alla polpa dentale.
Per concludere…
Stiamo parlando di problematiche relativamente semplici, che quindi non comportano una procedura complessa e tantomeno dolorosa.
Naturalmente è il dentista a stabilire quando occore l’otturazione dentale e quando invece occorrono interventi più invasivi. Carie di piccole dimentisioni vengono trattate mediante otturazione (della durata di 30-45 minuti operativi). Carie più importanti ed estetse richiedono maggior tempo.
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